A b h a y a Mudrā. Sanscrito.
Letteralmente “assenza di paura”. Chiamato anche gesto del coraggio, è fatto con la mano destra alzata all’altezza della spalla con il braccio piegato ed il palmo rivolto verso l’esterno. Simboleggia la pace e l’atto di dissipare la paura ad ogni livello.
Sarebbe bello se tutti mostrassimo la mano in Abhaya mudrā per fermare la guerra. Se bastasse alzarla nella propria casa, sul luogo di lavoro o al confine di un paese in fiamme per vivere in armonia con gli altri.
Nella nostra vita esistono piccoli e grandi scenari di “guerra”, li chiamiamo con nomi diversi ma il risultato è lo stesso.
Nessun paragone con i bombardamenti di oggi, penso a un altro tipo di guerra, quella che al posto di un fucile ci vede imbracciare un’arma che conosciamo bene: la paura. Quel tipo di guerra conduce direttamente in trincea.
La paura è nemica e amica: temuta, riverita, odiata, schivata, affrontata, vinta. Si nasconde dietro un ventaglio d’oscurità e brucia metà dell’esistenza. Paura di esprimersi, di agire, di ferire, di essere giudicati, di fallire, di non essere abbastanza. Paura di essere felici.
Il cambiamento porta a scenari nuovi nei quali mettersi in gioco e l’abitudine, altra grande fautrice di insoddisfazione e sofferenza, al suo cospetto appare un porto sicuro a cui attraccare la vita. Decidere di affrontare le nostre paure trasforma radicalmente il presente, nutrendolo di consapevolezza.
È un atto di coraggio e di amore che nasce proprio dalla paura, perché le cose, quasi sempre, non sono mai solo brutte o solo belle, solo giuste o sbagliate. Dipende da noi, da chi vogliamo essere.
Possiamo scegliere di continuare a mettere nella vita cause positive nonostante le difficoltà, seguendo il bene intriseco che lega la vita nel suo insieme, che fa scegliere il dialogo alla collera, la mano tesa alla schiena, il sorriso all’indifferenza. Questa propensione al bene, porterà senz’altro a una trasformazione positiva della vita in generale. Momento per momento, in una prospettiva di compassione, saggezza e coraggio.